Collana TuttoèVita
Libreria Editrice Fiorentina
«E andremo da inizio a inizio, e i nostri inizi non avranno mai fine»
(Gregorio di Nissa)
La Libreria Editrice Fiorentina, la prestigiosa editrice che pubblicò la Lettera ad una professoressa di don Lorenzo Milani, ha dato avvio ad una nuova collana editoriale intitolata alla nostra Associazione.
La collana pubblica testi originali di autori significativi, appartenenti alle grandi tradizioni sapienziali, e saggi che aiutino a vedere la morte dal punto di vista della vita. Nella convinzione che la morte non è l’opposto della vita ma ne è solo un aspetto come ci ricordavano gli antichi padri:
«Perfino il giorno e la notte ci mostrano la resurrezione: la notte si ritira, il giorno si alza; il giorno se ne va, la notte arriva»
(Clemente Romano)
Collana diretta da Guidalberto Bormolini, monaco e antropologo
Docente al Master “Death Studies & the End of Life” dell’Università di Padova
Testi pubblicati:
Aldo Capitini, La compresenza dei morti e dei viventi, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 2022.
La compresenza è aperta verso l’orizzonte,
è infinitamente di tutti, […] è unità aperta.
Aldo Capitini, antifascita, politico, filosofo, educatore. Il 24 settembre 1961 organizza la prima marcia italiana per la pace e della fratellanza fra i popoli: LA PERUGIA – ASSISI, che si tiene ancora tutti gli anni.
La compresenza dei morti e dei viventi non è un testo sulla morte. Capitini parla di gioia della compresenza, perché ciascuno di noi nasce nella compresenza.
Riproporre oggi la lettura di La compresenza di morte e dei viventi, significa riconoscere la centralità dell’idea di compresenza,un potente architrave del pensiero di Aldo Capitini, in questa sua fondamentale opera del 1966, la più densa dal punto di vista filosofico, che dimostra l’attualità del suo pensiero e offrendone nuove chiavi interpretative grazie alla curatela di Falcicchio,Taurino e Moscati che accompagnano la parola di Capitini alla lettura del pubblico di oggi.
La compresenza è qualcosa di importante nella vita di ognuno di noi, seppur non immediatamente comprensibile. Significa anche “saper sentire gli altri in noi”, è una sorta di dono, fra gli “altri” sono compresi anche i nostri morti, la loro presenza nel ricordo, uno stimolo ad essere fedeli alla loro memoria, ai loro luoghi.
Una vita in compresenza è una vita da vivere non separata dagli altri. Tutti insieme, chi c’era, chi c’è e chi verrà.
Sandro Spinsanti, La spiritualità con l’abito di tutti i giorni, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 2021.
Se dovessimo disegnare la spiritualità, probabilmente la dipingeremmo vestita di abiti ecclesiastici e magari adornata di quell’aureola che di solito circonda la testa dei martiri. Ma se gli eroi della spiritualità cristiana non fossero coloro che scelgono il martirio solo per la propria glorificazione o per il proprio autocompiacimento? Se la spiritualità non fosse propria esclusivamente di coloro che sono proclamati santi e non possedesse solo capi di alta sartoria ecclesiastica, ma sapesse anche vestirsi con l’abito di tutti i giorni? Saremmo in grado di riconoscerla? Ci sono donne e uomini che ne sono stati capaci, che hanno saputo indossarla nella loro quotidianità e che sono divenuti veri modelli di spiritualità vissuta. Sandro Spinsanti racconta una spiritualità che ci viene incontro nelle sue vesti quotidiane, tutte diverse tra loro, ma cucite da un unico Spirito. Da Charles de Foucauld a Dietrich Bonhoeffer, da Don Milani a Madeleine Delbrel fino a Martin Luther King e Teilhard de Chardin. Nel suo libro Spinsanti tesse il filo rosso che accomuna questi modelli spirituali: il tentativo di essere uno stimolo per vivere con nuova creatività il Vangelo. Oggi.
Carlo Lapucci, Le Anime.
Segni di memoria e speranza nella vita eterna, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 2021.
Nel libro sono riassunte le credenze, le usanze, i riti, le ricorrenze con cui si ricordano gli scomparsi. Sono forme intime, che accomunano, ma che pongono l’individuo su quella riva incerta dove la mente approda quando non è soccorsa da alcuna fede e pensa se stessa oltre la dimensione materiale e temporale della vita dove s’infrangono le ipotesi e le certezze e la sonda del pensiero si perde nelle contraddizioni, nelle smentite, nelle sensazioni e le visioni. E’ un bilancio di come l’ uomo contemporaneo vive la paura della fine, a volte acceccato dal sogno scientifico dell’immortabilità.
Ripercorrendo i capitoli del libro si avverte che si sta parlando del momento decisivo dell’ esistenza che l’uomo ha affrontato in forme d’ogni genere. Uno spazio ampio che abbraccia l’indifferenza, lo scetticismo e la fede… Il libro è scritto con l’abilità narrativa Carlo Lapucci e anche con la sua ironia che rende sempre piacevoli i suoi scritti, Lapucci riesce a farsi riflettere, con delicatezza e “leggerezza” anche di un argomento in apparenza spinoso come l’aldilà.
Bruno Mazzocchi, Annagiulia Ghinassi, Per una cura integrale e profetica. Sogni, desideri e progetti oltre la pandemia, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 2021.
Nel marzo del 2020 una moderna pestilenza si è abbattuta sulla Terra. Ma noi abbiamo trovato forza e motivazioni per resistere. Abbiamo sentito forte il desiderio di restare in connessione, abbiamo trovato la voglia di pronunciare pensieri profondi o incoraggiamenti, confessioni, parole. Per molte sere abbiamo deciso di impegnarci ad affrontare temi specifici, riportando qualcosa di nostro e qualcosa scritto da altri ma diventato spiritualmente nostro. Ci è venuta allora l’idea di raccogliere tutti i contributi di questa esperienza per non vanificarli. Questo crogiolo di sentimenti, di paure, di emozioni ci ha permesso di rimuovere il virus della paura e di confrontarci sul tema della cura e trovare nuove certezze.
“Questa terribile pandemia potrebbe indurci a guardare più in alto, come hanno saputo fare i profeti antichi che mentre il mondo viveva terribili sventure già annunciavano il “nuovo”.” (Dalla prefazione di Padre Guidalberto Bormolini)
Giuseppe Costanzo, Verrà l’angelo ladro. Incontrare la letteratura per affrontare la malattia, il dolore, la morte e il lutto, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 2018.
Passeggiare tra i sentieri della letteratura del ‘900 per condividere inquietudini, domande e tentativi di risposte che la fine della vita pone ad ognuno di noi. Camus, Roth, Bufalino, Turoldo, Lewis, Carver e molti altri autori ci aiuteranno a confrontarci con i temi del dolore, della malattia, dell’accompagnamento del malato, della morte e del lutto. Un percorso di poesie, narrazioni e lampi di filosofia, utile per coloro che, per professione, per vicende personali o per preparazione a ciò che inevitabilmente accadrà, vogliono riappropriarsi del rapporto con l’ignoto, con il Mistero che, inevitabilmente, interpella ogni esistenza umana.
Un piccolo manuale di sopravvivenza per chi cerca indizi e riconosce nella storia dell’altro, scrittore, poeta o filosofo, ma soprattutto testimone, una traccia per il proprio cammino.
Carlo Lapucci, La fine del mondo nella tradizione popolare, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 2017.
Il mondo popolare ormai ci guarda di lontano e sempre più difficile è identificarlo oggi, in una società frullata e manipolata dalla rivoluzione industriale e postindustriale con la base culturale fatta da Google. Ci rimane tuttavia un modello a cui rifarsi nella considerazione di un evento sproporzionato per la mente umana ed è l’atteggiamento religioso, morale, psicologico di una profonda serietà nella consapevolezza umile della fine inevitabile, mimetizzata da uno scanzonato disincanto verso i profeti di sventura e le loro allucinate figurazioni ed esibizioni di dati orripilanti riguardo a cose che nessuno sa né potrà mai sapere, garante Cristo.
Una consapevole fragilità, sorretta dalla serena fiducia nel Creatore e nel Creato, una trascendenza con i piedi per terra e un’immanenzancon gli occhi al cielo; uno scetticismo poco convinto e una fede sospesa sul dubbio.
Carlo Lapucci, La vita a lieto fine. La lunga ironia del mondo popolare sul nostro trapasso, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 2016.
Carlo Lapucci, scavando nella sua grande memoria di tradizioni, racconti e fiabe, ha messo insieme in questo piccolo libro quanto di meglio si trova della saggezza popolare, fra il serio e l’ironico, sulla soglia finale della nostra vita, in cui emerge comunque l’importanza del nostro passaggio sulla terra come occasione unica di contatto e preparazione a una vita che adesso ci è nascosta.
Recensioni pubblicate:
Toscana Oggi, 7 febbraio 2016